Il corpo senza vita di Mattia Luconi, 8 anni, è stato ritrovato in un campo agricolo del comune di Trecastelli. Ne dà notizia la prefettura di Ancona che ha anche comunicato che sono in corso le operazioni per il riconoscimento.
Da quanto si è appreso, è stato una persona ad accorgersi del corpicino, in un terreno agricolo nei pressi del fiume Nevola, nel comune di Trecastelli, a circa 13 chilometri di distanza da dove, la notte di giovedì del 15 settembre scorso, era scivolato via dalle braccia della mamma, che l’aveva appena tirato fuori dall’auto nella quale viaggiavano insieme. Erano le 16 e una telefonata è arrivata ai carabinieri: «Venite, c'è il corpo di un bambino in un campo». Sono stati i militari a recuperarlo nel fango. Per identificarlo sarà necessario ricorrere all’esame del Dna. Salgono così a 12 le vittime dell’alluvione, mentre non si fermano le ricerche della 56enne Brunella Chiù.
Nel paese di Mattia "una tristezza surreale"
«C'è un clima di tristezza per tutti, surreale» a San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino), il paesino di 3.200 abitanti dove, insieme alla madre Silvia Mereu, viveva Mattia Luconi, il bimbo di 8 anni disperso da otto giorni dopo essere stato travolto dalla piena del Nevola e trovato senza vita oggi pomeriggio in un campo a Trecastelli (Ancona) a circa 150 mt dal fiume. La notizia, dice all’ANSA il sindaco Davide Dellonti, «è rimbalzata subito in paese. C'è un clima di tristezza, surreale. Il ritrovamento concretizza il fatto che tutti sapevamo ma non volevamo». Il bambino era con la madre in auto quando sono stati travolti dalla furia del fiume, la sera del 15 settembre: erano usciti dal finestrino mentre l’acqua invadeva l’abitacolo; Silvia si era miracolosamente salvata e aveva tentato di tenere il bimbo che però era stato trascinato via. Mattia, ha aggiunto il sindaco, a proposito della tempistica del ritrovamento «ha aspettato che la mamma uscisse dall’ospedale». Nella tragedia di una vita molto giovane spezzata, ha osservato il primo cittadino, l’auspicio è che il ritrovamento del corpo del bimbo, disperso da 8 giorni e con speranze praticamente nulle che fosse ancora vivo, possa in qualche modo dare «almeno un pò di sollievo per i famigliari, per la mamma e penso anche per il papà».
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