Nel discorso alla Camera dei deputati Conte si appella ai responsabili – con un chiaro “aiutateci” – in attesa del voto di fiducia, previsto nel pomeriggio a Montecitorio (la maggioranza assoluta è fissata a quota 316). “Abbiamo mostrato grande responsabilità”, rivendica Conte in Aula parlando di crisi “senza fondamento” e attaccando Italia Viva per le “continue pretese e rilanci”. Per Conte “adesso si volta pagina”, perché è venuta meno la fiducia. Il risultato alla Camera dovrebbe essere scontato, diverso il discorso al Senato domani, dove Conte e il Governo non hanno ancora in numeri. Il centrodestra presenta una risoluzione parlando di fallimento del governo. Durante la discussione alla Camera, il Movimento 5 Stelle dice “ciao” a Italia Viva, Scalfarotto, dopo le dimissioni, rilancia: “Se si crea un Governo migliore noi ci siamo”. Renzi ha spiegato nuovamente che i suoi non voteranno la fiducia, così continua la caccia ai responsabili o costruttori. Liliana Segre ha annunciato che sta venendo a Roma per votare sì alla fiducia al Governo al Senato domani. Mastella, nel frattempo, si definisce il “medico della crisi”. Dalla maggioranza Zingaretti attacca ancora Renzi, “ha fatto un errore”, e apre a chi vuole “dare una speranza a questo Paese”. Dal Movimento 5 Stelle si chiude definitivamente con Italia Viva. Il centrodestra si dice pronto a governare, Rampelli di Fratelli d’Italia dice che è una bugia che non si può votare per la pandemia.
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