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La forza della vita che non si ferma mai: le donne in dolce attesa ai tempi del Coronavirus

Nei loro occhi c’è tutto l’amore e tutta la forza della vita. Che non si ferma mai.

Le mamme in dolce attesa, in queste settimane, stanno vivendo forti emozioni, tra la normale paura dovuta al pensiero di dover partorire in un contesto del tutto insolito ed inaspettato e la grande gioia per i figli in arrivo.

Eleonora, Marta Andrea, Giuseppe, Francesco Pio, sono alcuni dei bambini che nasceranno a Messina nei prossimi mesi e ai quali i genitori, tra qualche anno, racconteranno che, quando loro stavano arrivando, il mondo intero si è fermato. Abbiamo sentito alcune donne di Messina che stanno affrontando parte della gravidanza in quarantena e ci hanno raccontato come stanno vivendo questa esperienza, con le loro preoccupazioni, dovute soprattutto al fatto che probabilmente i papà non potranno ancora entrare in sala parto, ma anche con quella grande grinta che solo i genitori hanno.

Francesca Saija, 32 anni, sposata col 38enne Francesco Frisone, vive a Monza dove lavora come consulente bancario, ma alla fine del mese di febbraio è tornata a Messina per partorire nella sua città, vicino alla famiglia e agli amici:

«Sono abbastanza tranquilla – spiega -, ma tornando a casa mai avrei pensato di dover trascorrere queste settimane senza le persone a me più care». Francesca è al nono mese di gravidanza. La piccola Eleonora, prima figlia della coppia, nascerà tra circa quattro settimane al Policlinico di Messina: «Se le cose restano così mio marito non potrà entrare in sala parto – afferma la mamma in dolce attesa – e questo mi preoccupa, ma speriamo ancora che la situazione possa cambiare in meglio. Nel frattempo, sto frequentando il corso pre-parto on line, seguita da un’ostetrica del Niguarda molto brava con la quale avevo iniziato la preparazione. Naturalmente manca un po’ il confronto diretto con le altre mamme, ma il corso sta andando bene e mi rassicura. Non è un momento facile, ma la gravidanza dà anche una grande forza».

Tania Cotugno, 33 anni, sposata con Mario Antonio Schepici, 35, è al settimo mese di gravidanza e, in attesa della sua primogenita, ci racconta di essere riuscita a crearsi una sua serena routine quotidiana:

«Ho scoperto, su consiglio di mia madre, la passione per l’uncinetto. Questa mi ha permesso di unire l’utile al dilettevole in quanto mi aiuta a rilassarmi e allo stesso tempo sto preparando alcune cose che non avevamo avuto il tempo di comprare per la nostra piccola Marta Andrea». Tania partorirà al Policlinico ed è seguita dal dottore Vincenzo Benedetto.

Naturalmente le preoccupazioni non mancano, ma la gioia dell’attesa è più forte di tutto: «La cosa che mi mette più ansia – spiega Tania– è non poter fare tutti i controlli che avremmo fatto in situazione di normalità così come il fatto di non poter fare programmi. Tuttavia, nel complesso mi sono abituata subito alla situazione, la maternità aiuta a trovare un grande spirito di adattamento».

In attesa del primo figlio, che si chiamerà Giuseppe, anche Sonia Romeo, 31 anni, insieme con il marito Angelo Trovatello, 33. Sonia è all’ottavo mese di gravidanza: «Sto frequentando il corso pre-parto on line – racconta -, naturalmente non è proprio la stessa cosa, ma sta andando bene. Sicuramente non avrei mai pensato di trascorrere così queste settimane. Il mio pensiero va anche a tutte le mie colleghe che lavorano nei supermercati che in questo momento rientrano tra le categorie più esposte.

La cosa che più mi dispiace – conclude - è il pensiero che mio marito probabilmente non potrà entrare in sala parto. Sto vivendo questa particolare quarantena con un po’ di paura, ma allo stesso tempo con grande felicità». Si chiamerà Francesco Pio, invece, il secondogenito di Antonina Pastura, 26 anni, al settimo mese di gravidanza, e Carlo Vadalà, 30 anni. «C’è un po’ di preoccupazione dovuta soprattutto al fatto che stiamo evitando di fare alcune ecografie che avevamo previsto per vedere come cresce il bambino – afferma Antonina, che è seguita dal dott. Saverio Esposito dell’ospedale Papardo -, ma la mia prima figlia, di 3 anni, mi tiene molto occupata. E la gioia della maternità è più forte di tutto».

Sono nati rispettivamente il 13 marzo scorso al Papardo e il 21 marzo al Policlinico, invece, i piccoli Alessandro Squillaci e Marika De Matteo. Il piccolo Alessandro è il terzo figlio dei 35enni Caterina Puccio e Domenico Squillaci. Quest’ultimo, medico chirurgo, dopo aver trascorso qualche giorno con il suo bambino ha deciso di trovare un’altra sistemazione per non esporre a eventuali rischi la sua famiglia.

Marika invece è la terza figlia di Anastasiya Zayeva, 28 anni, e Danilo De Matteo, 41. Anastasiya, di origini ucraine, si è trasferita a Messina sette anni fa, dove ha trovato l’amore e ha messo su famiglia.

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