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Maradona, l'omaggio dei tifosi del Napoli: in città sarà lutto cittadino, il suo nome allo stadio

Continua anche stamattina, dopo essere andato avanti fino a notte fonda, l'omaggio dei napoletani a Diego Armando Maradona. In tanti, davanti allo stadio San Paolo, si soffermano vicino agli striscioni, ai cartelli, alle sciarpe, ai fiori collocati dai tifosi azzurri all'esterno delle transenne. Molti i disegni di bambini. C'è chi scatta foto, chi si sofferma a guardare, chi si fa il segno della croce. A campeggiare il grande striscione con il volto del campione azzurro e la scritta 'The King'.

Altro luogo di raduno, ai Quartieri Spagnoli, in via De Deo, dove c'è il murales di Maradona e dove per ore si sono ritrovati ieri sera i tifosi del Napoli.

''Maradona è stato il messia laico della nostra città che ci ha riscattato negli anni dopo il terremoto, che ha unito tutti, tutte le generazioni, tutte le fasce popolari, i ricchi e i poveri, i quartieri borghesi con quelli più popolari''. Ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Mattino5. L'amministrazione ha proclamato una giornata di lutto cittadino che - ha aggiunto - ''credo si terrà nella giornata dei funerali''.

Intanto stanotte per volontà del Comune, le luci dello stadio San Paolo che diventerà - come annunciato ieri da de Magistris stadio Diego Armando Maradona - sono rimaste accese ''perché - ha spiegato - in un momento così buio non solo per la morte di Diego, ma anche per la fase mondiale che viviamo, le luci rappresentano la gioia e la felicità che Diego ha portato a Napoli, ai napoletani, ai tifosi di tutto il mondo, il riscatto e il senso di appartenenza''.

Maradona "non va banalizzato solo con il calcio. È stato un uomo buono, molti ne hanno approfittato. Lui non è raggiungibile da parte di nessuno. Ha saputo interpretare l'unione indissolubile tra città e squadra" ha spiegato il primo cittadino partenopeo a Radio anch'io sport.

"Lo stadio si chiamerà Diego Armando Maradona. Lo vuole il popolo, ieri è stata una voce unanime. Diego ha la capacità di unire tutti i napoletani". "Napoli e Maradona, l'umiltà, la forza, la straordinaria potenza della nostra città che in alcuni momenti si deve aggrappare ad un punto di riferimento" ha detto De Magistris, ricordano che il calciatore argentino "è stato grande non solo attraverso il pallone ma anche per la sua capacità di intercettare un sentimento popolare, un uomo che sapeva cosa fosse la sofferenza. Ha interpretato la sete di giustizia. La sua vita è stata Sud, riscatto, orgoglio. Napoli sembrava non potesse mai arrivare nell'olimpo del calcio, grazie a lui è successo".

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