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Probabili formazioni serie A aggiornate dopo il calciomercato, ballottaggi, rigoristi. Ribery alla Salernitana, Okaka all'estero. E Muriel... LA GUIDA AL FANTACALCIO

Probabili formazioni della serie A dopo il calciomercato: ballottaggi e rigoristi. Colpaccio Ribery per la Salernitana. Addio Okaka, e ora? Muriel…
LA GUIDA al Fantacalcio

Atalanta, niente valzer sulle punte, tra i pali Musso è un acquisto top

La squadra di Gasperini non è più la sorpresa, la scheggia impazzita pronta a conficcarsi stabilmente nei quartieri alti della classifica: i bergamaschi sono una realtà da anni. Sul mercato hanno operato con la solita saggezza e oculatezza, sposando la linea giovane (l'acquisto del promettente difensore Lovato dal Verona, va nella solita direzione green), ma allo stesso tempo ingaggiando elementi a caccia della definitiva consacrazione (l'esterno sinistro Pezzella e, soprattutto, il centrale Demiral) e assicurandosi potenziali campioni (come il portiere ormai ex Udinese, Musso). Zapata resta nonostante il corteggiamento dall'Inter al pari di Muriel (più grave del prevista la lesione muscolare, ne avrà per quasi un mese). Ilicic è rimato. Il ko di Hateboer è una grana non da poco, ma il ritorno di Zappacosta è una garanzia. Centrocampo rinforzato con un profilo internazionale: ancora una volta la Dea ha pescato dall'Olanda assicurandosi il centrocampista Koopmeiners.

Probabile formazione (3-4-2-1): MUSSO; Toloi, DEMIRAL (Palomino), Djimsiti;  Maehle (ZAPPACOSTA), De Roon (KOOPMEINERS), Freuler, Gosens; Pessina (Ilicic), Malinovskyi; Zapata (Muriel). All.: Gasperini

La stella: Muriel

La certezza: Gosens

La sopresa: Mahele

Dodicesimo uomo: Pasalic

Bologna, Miha e continuità

Mihajlovic l'uomo in più, continuità la parola chiave. Quando un ingranaggio funziona bene perché cambiarlo? Meglio limitarsi a una manutenzione costante e attenta. Una filosofia che, ormai da anni, alberga nella sede bolognese di via Casteldebole. I rossoblù incarnano alla perfezione lo spirito combattivo del condottiero serbo e, anche alle porte della stagione 2020-2021, hanno cambiato pochissimo, puntando su un ritocco internazionale come Arnautovic, che vinse una Champions con l'Inter - praticamente da bambino - e nel proseguimento della carriera ha offerto un ottimo contributo sotto rete in tutte le squadre in cui ha militato. Dopo tanto girovagare è arrivato il momento di tornare in Italia: è lui la novità assoluta e ha già scosso la rete sia in Coppa Italia che in campionato. Si punta anche sull'esplosione del difensore Bonifazi (promessa ancora “non mantenuta” del nostro calcio, ormai giunto all'età della maturità calcistica), a cui oltre all'incerto Soumaoro è stato piazzato il belga Theate, che potrebbe presto soffiargli il posto. Pesante l'addio di Tomiyasu all'Arsenal che ha comunque fruttato una cifra superiore ai 20 miloni. Confermata l'affidabile cerniera di centrocampo composta Schouten (corteggiato fino all'ultimo sul mercato ma rimasto in Emilia) e Svanberg, a protezione del terzetto bollicine Orsolini (tenuto nonostante i corteggiamenti di Lazio e Fiorentina)-Soriano-Barrow. Occhio a Sidney Van Hooijdonk - figlio di Pierre, ex attaccante olandese di fine anni '90 - che nella B del proprio Paese ha dimostrato di saperci fare e cerca un trampolino di lancio ideale. La pesante sconfitta in Coppa contro la Ternana? Materia di studio per Miha, non l’ha presa benissimo, ma in campionato la partenza è stata quella giusta.

Probabile formazione (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, BONIFAZI, Soumaoro (THEATE), Dijks (Hickey); Schouten, Svanberg (Dominguez); Orsolini (Vignato), Soriano, Barrow (Sansone); Arnautovic. All.: Mihajlovic

La stella: Arnautovic

La certezza: Soriano

La sorpresa: Van Hooijdonk

Dodicesimo uomo: Vignato

Cagliari condizionato dai casi di mercato: spazio alla creatività nel finale

Dopo una permanenza in categoria strappata con le unghie e con i denti, i sardi hanno un bagaglio di certezze quasi... ingombrante. E l'aggettivo non è usato a caso, perché bisognerà capire come si evolverà il caso Nandez (promesso all'Inter, ma la trattativa si è arenata), una volta perso Nainggolan (ha rescisso il contratto - sempre - con l'Inter ma ha raggiunto di nuovo il Belgio: giocherà con l'Anversa). Minirivoluzione in avanti, nel pacchetto già formato da Joao Pedro (capitano e uomo-simbolo), e Pavoletti (anche per il Cagliari era entrato nella corsa per Scamacca ma poi il giocatore è stato tolto dal mercato dal Sassuolo), dopo l'addio di Simeone. Lapadula poteva essere il colpo last-minute, ma non se n'è fatto nulla, ma è comunque arrivato Keita (e ha firmato un triennale). Sarà l'anno di Pereiro? Al momento gli viene preferito Deiola, centrocampista meno fantasioso ma più di sostanza. Caceres un colpo niente male in difesa.

Probabile formazione (3-5-2): Cragno; Ceppitelli (CACERES), Godin, Carboni; Nandez (Zappa), STROOTMAN, Deiola (Pereiro), Marin (Rog), DALBERT (Lykogiannis); Joao Pedro, Pavoletti (KEITA). All.: Semplici

La stella: Joao Pedro

La certezza: Cragno

La sorpresa: Pereiro

Dodicesimo uomo: Keita

Empoli, quanto pesa lo scotto del noviziato? Finora poco...

Come tutte le neo-promosse, anche i toscani devono convivere con un grande punto interrogativo. Tutto sta a partire bene? Certo (sulle orme dello Spezia), ma può anche non bastare (Benevento docet). Lo scotto del noviziato bisognerà smaltirlo in fretta perché il campionato - seppur lungo - non aspetta nessuno. Né concede troppe tregue. Aver battuto la Juve a domicilio, però, non può essere frutto del caso, perché Andreazzoli è tutto fuorché uno sbarbatello inconsapevole. La società ha piazzato le pedine giuste (e di categoria) sullo scacchiere potenziando la squadra che ha dominato in lungo e in largo l'ultimo campionato cadetto: e questo è già un ottimo punto di partenza. Mancuso è l'uomo a cui aggrapparsi, Bajrami la carta che può far saltare il banco, Cutrone l'usato sicuro. E Pinamonti? Gran colpo, così come il ritorno di Tonelli. Parisi può esplodere ma deve prima smaltire un infortunio (frattura del perone a maggio, non manca molto al rientro).

Probabile formazione (4-3-1-2): VICARIO; STOJANOVIC, ISMAJILI (TONELLI), MARCHIZZA, Parisi (Romagnoli); Haas (Stulac), Ricci, Bandinelli (Zurkowski); Bajrami; Mancuso (PINAMONTI), CUTRONE (La Mantia). All.: ANDREAZZOLI

La stella: Bajrami

La certezza: Mancuso

La sorpresa: Parisi

Dodicesimo uomo: La Mantia

Fiorentina e la tarantella a metà. Vinto il braccio di ferro con Vlahovic...

Fiorentina: La tarantella in salsa calabrese Gattuso-Commisso è durata troppo poco per essere considerata un ostacolo sulla strada della nuova stagione. Italiano ha già permeato la nuova Viola cambiando il minimo sindacale. Dovrà far fronte all'addio di Ribery. Il partente Pezzella (al Betis) è stato sostituito da un cavallo di ritorno (Nastasic), mentre Milenkovic, che sembrava già destinato all'addio, ha rinnovato. C'è grandissima curiosità attorno a Nico Gonzalez, potenziale crack sudamericano. Come lo scorso anno, non mancheranno i ballottaggi. L'attaccante Vlahovic (blindato nel finale di mercato) è il bollino di garanzia sull'organico viola. L'arrivo di Torreira garantisce la presenza in organico di due ottimi player (l'altro è “piedino caldo” Pulgar). Preso l'esterno Odriozola che compenserà l'addio di Lirola.

Probabile formazione (4-3-3): Dragowski; ODRIOZOLA (Venuti), Milenkovic, NASTASIC, Biraghi (Igor); Bonaventura (Maleh), TORREIRA (Pulgar), Castrovilli; Callejon, Vlahovic, NICO GONZALEZ (Sottil). All.: ITALIANO

La stella: Vlahovic

La certezza: Dragowski

La sorpresa: Nico Gonzalez

Dodicesimo uomo: Sottil

Genoa, che colpi Sirigu ed Hernani. C'è il nuovo Piatek?

Una volta tanto Ballardini non dovrà precipitarsi al capezzale del Grifone da metà stagione in poi, perché stavolta la panchina rossoblù gli è stata già affidata dall'inizio: un punto di partenza niente male, seppur come da tradizione l'organico è stato alimentato parecchio. Sulla scorta dell'affare Piatek (che ormai risale a due anni fa), inoltre, il Genoa ha puntato su un nuovo polacco: il 18enne e promettente Buska, affiancandogli come chioccia l'eterno Pandev. Perso Perin, i liguri hanno abbracciato Sirigu e arricchito la difesa con la freschezza rappresentato dal talento scuola Inter (e di proprietà nerazzurra) Venheusden. In mezzo al campo Hernani, ormai abituato al campionato italiano dopo le stagioni trascorse a Parma, potrebbe rivelarsi un colpaccio. Destro, alla fine, è rimasto e contestualmente è arrivato Caicedo. Ottimo il colpo Maksimovic a parametro zero. Da valutare l'impatto con il campionato italiano del centrocampista Touré giunto dal Nantes. Con Fares è stata messa a posto la fascia sinistra. Nkoulou (svincolato) potrebbe arricchire ulteriormente la difesa, ma non sarà facile perché l'organico è già abbondante.

Probabile formazione (3-4-1-2): SIRIGU;  VENHEUSDEN (Biraschi), MAKSIMOVIC (VASQUEZ), Criscito; Ghiglione (SABELLI), HERNANI, Badelj (Rovella), Sturaro, FARES; Destro (Pandev), CAICEDO (BUSKA). All.: Ballardini

La stella: Sirigu

La certezza: Hernani

La sorpresa: Rovella

Dodicesimo uomo: Destro

Inter, hai rimediato dopo gli addii pesanti?

Archiviata in fretta - troppo in fretta - la stagione del ritorno sul tetto d'Italia sono piovute solo iatture sul pianeta nerazzurro. L'addio di Conte ha scoperchiato un vaso di Pandora e fatto venir giù il castello di certezze costruito nell'ultimo biennio (forse anche qualche mese prima, nell'era Spalletti): via Hakimi per questioni di bilancio, via il leader tecnico ed emotivo della squadra - Lukaku - e conti costantemente in rosso. Talmente in rosso da non poter reinvestire in toto sul mercato i quasi 180 milioni incassati dalla doppia cessione. L'arrivo di Dzeko (in gol già nella prima amichevole), l’affare Dumfries per tappare la falla di destra e l'ingaggio del Tucu Correa dalla Lazio serviranno a risistemare lo scacchiere (l'argentino è stato già determinante a Verona), ma basterà per bissare il titolo vinto a maggio? Tra i contrattempi, da segnalare anche il dramma (sfiorato) Eriksen: il danese è sano e salvo dopo il malore improvviso che aveva fatto temere il peggio durante gli Europei, ma rischia di non poter più giocare (almeno in Italia, dove vigono leggi sanitarie molto rigide). Il numero 10, però, era stato rimpiazzato per tempo con Calhanoglu. Non arriverà a Milano un ulteriore puntello offensivo: la società, fino a gennaio, si cautelerà dalle condizioni fisiche ballerine di Sanchez mantenendo in organico il baby Satriano, tra i migliori nel precampionato. L'Inter resta comunque competitiva, perché Lautaro Martinez, necessariamente più responsabilizzato, è comunque un campione e il tecnico Simone Inzaghi vuole dimostrare di valere una panchina così prestigiosa. L'avvio non è stato affatto da buttare...

Probabile formazione (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; DUMFRIES, Barella, Brozovic, CALHANOGLU (Sensi), Perisic (DIMARCO); DZEKO (CORREA), Lautaro Martinez (Sanchez). All.: INZAGHI

La stella: Lautaro Martinez

La certezza: Barella

La sorpresa: Dimarco

Dodicesimo uomo: Sensi

Juventus e il ritocco Max per ritentare la corsa verso lo Scudetto. Ma l'addio di Cr7...

Il mercato stenta a decollare, ma il rientro di Allegri e le difficoltà incontrate anche dalle altre squadre piazza i bianconeri nuovamente in rampa di lancio, con la ciliegina rappresentata dall'innesto del campione d'Europa, Locatelli (nessuno affondo finale per Pjanic). Per il resto sarà una Juve che, negli uomini, ricorderà moltissimo quella della passata stagione. Non nel modulo e nelle idee, però. Perché Allegri tornerà a professare la difesa a quattro e giocherà con il tridente o con i tre trequartisti alle spalle di una sola punta. Che non sarà Cristiano Ronaldo. Dopo il blitz del suo procuratore Mendes che lo ha portato a Manchester (sorpasso sul filo di lana dello United sul City di Guardiola). A livello numerico ne occuperà il posto un... cavallo di ritorno: Moise Kean. Fari puntati su Dybala. Lo stop interno contro l'Empoli e il mezzo passo falso all'esordio sul campo dell'Udinese, fanno comunque pensare.

Probabile formazione (4-2-3-1): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro (Danilo); Bentancur, LOCATELLI (Rabiot); Cuadrado, Dybala, Chiesa; Morata (KEAN). All.: ALLEGRI

La stella: Dybala

La certezza: Chiesa

La sorpresa: Kulusevski

Dodicesimo uomo: Kean

Lazio e il sarrismo per la scalata verso la Champions

La speranza in casa biancoceleste è che la mano di Sarri, alla lunga, possa sovvertire i pronostici. Perché la Lazio figura nel lotto di squadre che dovranno lottare per assicurarsi un posto in Champions. Eppure il “materiale umano” per poter competere con le cosiddette big (che, per un motivo o per un altro, hanno effettuato un mercato al ribasso o al comunque non scoppiettante) ci sarebbe e l'inizio da primato conferma questa sensazione. Sono una garanzia le idee di Sarri, appunto, e la fantasia di Felipe Anderson, cavallo di ritorno che può ulteriormente alzare il tasso tecnico già garantito con le conferme di Luis Alberto, Milinkovic-Savic e Immobile (che avvio!). Chiuso l'affare Correa con l'Inter, la società si è cautelata con Pedro, ma non solo: perso Kostic il ds Tare si è fiondato su Zaccagni del Verona e lo ha ingaggiato battendo la concorrenza dell'Atalanta. Tra i pali confermato Reina, ma Strakosha resta sempre in agguato. Da valutare il rendimento di Lazzari che da “quinto” scala a terzino nella difesa a 4. Basic è un vice Leiva di tutto rispetto.

Probabile formazione: Reina (Strakosha); Lazzari (Marusic), Acerbi, Luiz Felipe (Radu), HYSAJ; Milinkovic-Savic, Lucas Leiva (BASIC), Luis Alberto; FELIPE ANDERSON, Immobile, PEDRO (ZACCAGNI). All.: SARRI

La stella: Luis Alberto

La certezza: Milinkovic-Savic

La sorpresa: Akpa-Akpro

Dodicesimo uomo: Zaccagni

Milan tra addii illustri, colpi (più o meno) di prospettiva, grane e... Messias

Pronti-via i rossoneri hanno dovuto rinunciare alle manone del nuovo Gigi nazionale e di Calhanoglu: né Donnarumma né il trequartista turco hanno rinnovato, lasciando vuoti già a giugno gli armadietti di Milanello. Il rendimento estivo di Maignan e la personalità di Brahim Diaz contribuiscono a lasciare meno rimpianti, ma bisognerà valutare lo “scarto”, se ci sarà, con i predecessori. Il vero colpo estivo, però, è rappresentato dall'arrivo dell'esperto bomber transalpino Giroud: non vanta una carriera da 20 gol a stagione, ma ha la stoffa (amichevoli da applausi, così come l'avvio in campionato) per poter rimpiazzare o affiancare Ibrahimovic (non è escluso che i due possano giocare insieme in un 4-3-1-2) oltre che un curriculum di primo piano, arricchito dalla Champions vinta con il Chelsea. Se il Milan è più di una semplice aspirante a un posto nell'Europa che conta lo si deve anche al fatto che - tra le squadre d'alta classifica - è l'unica a non aver cambiato il “manico” - Pioli - oltre all'Atalanta. Sintomo di continuità, aspetto che potrebbe essere minato dalla partecipazione alla Champions (laddove lo scorso anno c'era l'Europa League...): il doppio impegno è sempre una variabile da considerare. Ad avercene di problemi del genere. Con Florenzi i milanesi si assicurano un giocatore multitasking rodato e a caccia di riscatto: all'esordio è stato schierato da esterno... alto. La vera tegola è l’infortunio muscolare occorso a Kessié. Tenendo conto che il giocatore (ancora in attesa di trovare l'accorso per il rinnovo) partirà a fine anno per la Coppa d’Africa, la prima parte del girone d’andata e quella del ritorno rischiano di essere compromesse. Pellegri approda da terza punta. James Rodriguez sarebbe stato il colpo che avrebbe  fatto saltare il banco, ma il Milan si è comunque consolato con Messias del Crotone. In prospettiva (resterà un anno ancora in Francia) è stato preso il centrocampista Adli. È arrivato subito, invece, Bakayoko: la strada che porta a Milanello la conosceva già.

Probabile formazione: MAIGNAN; Calabria (FLORENZI), Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Kessiè (Tonali), Bennacer (BAKAYOKO); Saelemaekers (MESSIAS), Brahim Diaz, Rebic (Rafael Leao); Ibrahimovic (GIROUD). All.: Pioli

La stella: Ibrahimovic

La certezza: Kessiè

La sorpresa: Rafael Leao

Dodicesimo uomo: Giroud

Napoli, pochissimi ritocchi e un nuovo manico. Da gestire la grana Insigne. E Manolas...

La scottatura Champions brucia ancora. Solo l'arrivo di un tecnico che difficilmente manca l'obiettivo, come Spalletti, poteva dare nuovo vigore a una squadra rimasta anche al palo sul mercato. Oggi come oggi però, già aver difeso i patrimoni (caso Lukaku docet) è un ottimo segnale: su Koulibaly, ad esempio, De Laurentiis ha piazzato un muro. Ecco perché in campo si vedranno i “soliti noti”, con Zielinski leggermente arretrato rispetto al prolifico ruolo di trequartista della passata stagione per dar manforte a un centrocampo rimasto orfano di Demme (infortunio al ginocchio). Per il resto, si attende tanto da Elmas (in ballottaggio in Lobotka) al fianco di Fabian Ruiz. Davanti, all-in su Osimhen dopo il travagliato giro di lancio 2020-2021. Insigne resta una certezza, a patto che... non si faccia condizionare dalla grana rinnovo. Anche Manolas sembrava in uscita (voleva tornare in Grecia) ma alla fine è rimasto. In mediana i partenopei si sono assicurati il camerunese Anguissa.

Probabile formazione (4-2-3-1): Meret (Ospina); Di Lorenzo, Manolas (Rrahmani), Koulibaly, Mario Rui; Lobotka (Elmas), Fabian Ruiz; Lozano (Politano), Zielinski, Insigne; Osimhen. All.: SPALLETTI

La stella: Insigne

La certezza: Zielinski

La sorpresa: Elmas

Dodicesimo uomo: Politano

Roma c’è l'erede di Dzeko: può diventare... Special

L'addio di Dzeko e l'assenza di Spinazzola (rientro previsto per novembre dopo il grave infortunio patito durante gli Europei) sono due tegole nell'anno in cui la Capitale si era finalmente infiammata per l'arrivo di un top-manager del calibro di Mourinho. Non quello del Triplete, certo, ma comunque un allenatore in grado di alimentare la fiammella dell'entusiasmo e quella della lotta - quale che sia l'obiettivo - come pochi al mondo. Se alla Roma di Fonseca mancava carattere, lo Special One, di sicuro, rappresenta un elemento di discontinuità. Da valutare i rapporti con i giocatori con cui non aveva troppo feeling a Manchester (Mkhitaryan e Smalling), che sono comunque centrali nello scacchiere giallorosso. L'arma in più si chiama Zaniolo, finalmente ristabilito dopo il doppio guaio al ginocchio, che punta a prendersi la Roma e a guadagnare terreno nella corsa azzurra verso i Mondiali, in Qatar. E poi è arrivato Abraham dal Chelsea: un colpo che può rivelarsi... Special. L'ultima operazione ha riguardato la rescissione del contratto di Pastore.

Probabile formazione (4-2-3-1): RUI PATRICIO; Karsdorp, Smalling (Ibanez), Mancini, VINA (Calafiori); Veretout, Cristante; Zaniolo (El Shaarawy), Pellegrini, Mkhitaryan; ABRAHAM (Borja Mayoral). All.: MOURINHO

La stella: Zaniolo

La certezza: Mkhitaryan

La sorpresa: Calafiori

Dodicesimo uomo: El Shaarawy

Salernitana, con  Simy si tiene viva la speranza e con Ribery...

Sulla carta è l'anello debole del campionato, ma delle griglie di partenza dei beninformati d'agosto c'è sempre da diffidare. Basti pensare che il ruolo di fanalino di coda, lo scorso anno, era stato appioppato allo Spezia. Di certo, i ragazzi di Castori dovranno lottare per tenersi lontani dai guai, perché difettano - e non poco - in quanto a esperienza. L'arrivo di Simy (20 centri nell'ultima stagione in A con la maglia del Crotone), però, sovverte parecchi giudizi negativi: al fianco di un giocatore che sta finalmente trovando la propria dimensione - Bonazzoli - può far molto bene. Proprio come lo scorso anno. Doppio colpo in difese arrivata proprio sul gong con gli arrivi di Gagliolo e Ranieri. Clamoroso il colpaccio Ribery dagli svincolati.

Probabile formazione (3-5-2): Belec; GAGLIOLO, Gyomber, JAROSZYNSKI (RANIERI); ZORTEA, COULIBALY (OBI), Di Tacchio, Capezzi, RUGGERI; SIMY, BONAZZOLI (RIBERY). All.: Castori

La stella: Ribery

La certezza: Gyomber

La sorpresa: Coulibaly

Dodicesimo uomo: Djuric

Sampdoria, solidità ed esperienza. Per quali obiettivi?

Altra squadra che - allenatore a parte - ha cambiato il minimo sindacale. Il nuovo tecnico D'Aversa, può contare su un gruppo che nella seconda metà della passata stagione si è rivelato un osso durissimo per tutti: solido e tenace con picchi di qualità (occhio a Damsgaard, potrebbe fare un ulteriore salto in avanti) ed esperienza (Quagliarella è sempre lì...) che hanno concesso ai blucerchiati di togliersi qualche sfizio. Caratteristiche che dovranno essere riproposte per evitare brutti scherzi, perché la serie A ha dimostrato di essere impietosa anche con le insospettabili. Da segnalare anche l'addio di Jankto. Dopo l'infortunio patito da Gabbiadini, la società ha scelto Petagna è stato frenato dal Napoli. Ma poi ha chiuso con Caputo del Sassuolo negli ultimi minuti del mercato: un bomber da doppia cifra. Curiosità attorno agli acquisti del centrocampista Florentino e Ihattaren (centrocampista e offensivo preso e “parcheggiato” dalla Juve in Liguria). Incuriosisce l'ingaggio in prestito di Dragusin dalla Juve: inizialmente non troverà spazio, poi chissà...

Probabile formazione (4-4-2): Audero; Bereszinski, Ferrari, Colley, Augello; Candreva, Ekdal, Thorsby (FLORENTINO), Damsgaard; CAPUTO, Quagliarella. All.: D'AVERSA

La stella: Quagliarella

La certezza: Caputo

La sorpresa: Damsgaard

Dodicesimo uomo: Candreva

Sassuolo, ecco la nuova era (in panchina): i baby scalpitano

Quanto peserà l'addio di De Zerbi? La società riuscirà a mantenere lo stesso livello senza Locatelli? Boga tornerà sui livelli di due stagioni fa? Il campionato dei sassolesi dipenderà molto da come la squadra saprà rispondere a questi interrogativi. Curiosità attorno al nuovo allenatore Dionisi, protagonista negli ultimi in B (con tanto di promozione guadagnata con l'Empoli pochi mesi fa), e alla crescita dei due gioiellini Scamacca (lo voleva chiunque, ma alla fine è stato blindato) e Raspadori, più che delle semplici alternative in attacco soprattutto dopo l'addio a sorpresa di Ciccio Caputo, passato alla Sampdoria. E poi c'è sempre Berardi: una garanzia, nonostante che sirene di mercato che il deus ex machina sassolese Carnevali ha spento sul nascere, così come per Boga.  Tra i due “litiganti” il terzo... esce? Caputo, appunto.

Probabile formazione (4-2-3-1): Consigli; Toljian, Chiriches, Ferrari, Rogerio (Kyriakopoulus); MATHEUS HENRIQUE, Maxime Lopez; Berardi, Djuricic (Traorè), Boga; Raspadori (SCAMACCA). All.: DIONISI

La stella: Barardi

La certezza: Caputo

La sorpresa: Raspadori

Dodicesimo uomo: Scamacca

Spezia aggrappato ai... bonus dei centrocampisti

L'addio quasi a sorpresa di Italiano ha sparigliato le carte prima del tempo. Ma di tempo, però, la società ne ha avuto per sedersi a tavolino e indicare il successore del tecnico dei miracoli. La scelta è ricaduta sull'innovatore Thiago Motta. I punti fermi in campo, però, sono un po' gli stessi dello scorso anno: l'effervescente Simone Bastoni anche in mezzo al campo (oltre che da esterno di difesa), la freschezza dei centrocampisti (su tutti l'“assaltatore” col vizietto del gol, Maggiore) e l'imprevedibilità deI piccoletti davanti. A questi sono stati aggiunti il... riacquisto (lo scorso anno è stato penalizzato da un infortunio) di Zoet tra i pali e Kovalenko nel ruolo di mezzala offensiva. La rottura con Nzola (rimasto in organico, potrebbe comunque andare all'estero, tenendo conto che alcuni mercato sono ancora aperti) non ha portato in dote Mattia Destro, ma con il Genoa è stato comunque perfezionato un affare, ovvero il ritorno di Agudelo. Preso l'ex Inter Manaj. Bourabia è un ottimo rinforzo in mediana così come Salcedo lo è per la prima linea, mentre può essere un'operazione che tornerà buona alla lunga l'ingaggio del centrocampista Strelec. Riuscirà lo Spezia, nonostante tutto, a centrare nuovamente l'impresa salvezza?

Probabile formazione (3-4-3): Zoet (Provedel); HRISTOV, Erlic, NIKOLAOU; AMIAN, Maggiore (KOVALENKO), Bastoni (BOURABIA), RECA; Verde (AGUDELO), Gyasi (MANAJ), COLLEY (SALCEDO). All.: Thiago Motta

La stella: Maggiore

La certezza: Zoet

La sorpresa: Colley

Dodicesimo uomo: Kovalenko

Torino, con Juric e Belotti (infortunato) la musica deve cambiare

Juric può rappresentare la svolta per i granata che nelle ultime stagioni hanno disputato campionati di baso profilo, rischiando anche qualcosa in più del dovuto nella corsa per non retrocedere. Mantenuta la categoria, non resta che blindare capitan passato-presente-futuro: Belotti è stato corteggiatissimo e stuzzicato da un cambiamento radicale (magari allettato da squadre che lottano per altri obiettivi), ma resta un cuore granata e non ha piantato grane nelle ultime ore di mercato. Da valutare più che altro, se riuscirà a recuperare al rientro dalla sosta (infortuno al perone) dopo aver lasciato anche la Nazionale. Persi Sirigu e Nkoulou, la leadership della difesa passa nelle mani di Minkovic-Savic e nelle qualità indiscusse di Bremer, soluzione offensiva da sfruttare sui calci piazzati. In difesa nell'ultimo, scoppiettante ultimo giorno di mercato è stato preso il govane ZimaPjaca è la carta-fantasia che può sopperire al rendimento altalenante di Verdi (che sembrava in uscita ma alla fine è rimasto). Mandragora vuole dimostrare di essere un giocatore che fa la differenza. Guai a dimenticare l'innesto di Pobeg e il ritorno in Italia di PraetMessias poteva essere il colpo finale, ma il Milan ha operato il sorpasso. Brekalo, nazionale croato dal sicuro rendimento, è stato un bel modo per rimediare. Sfuma Mustafi, che poteva lo svincolato di lusso da prendere per la difesa:il ds Vagnati ha chiuso ogni porta.

Probabile formazione (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Izzo, Bremer, Buongiorno; Singo, Lukic (PRAET), Mandragora (POBEGA), Ansaldi; BREKALO, PJACA; Belotti. All.: Juric

La stella: Belotti

La certezza: Izzo

La sorpresa: Pjaca

Dodicesimo uomo: Sanabria

Udinese, senza Musso e Da Paul ma con una squadra in grande crescita

Gotti è ormai una sicurezza. Da traghettatore a manager alla... Ferguson il passo è stato breve. La proprietà si fida ciecamente di lui. Giocatori come Molina e Pussetto sono migliorati tantissimo alla corte bianconera, mentre Deulofeu e Pereyra sono ritornati sui loro livelli. Udogie può essere la carta (mancina) a sorpresa, mentre l'arrivo di Perez in difesa dall'Atletico Madrid testimonia comunque le ambizioni friulane. Tutto bello, certo, ma pesa come un macigno l'addio del leader spirituale della squadra: Rodrigo De Paul. E all'appello mancherà anche Musso, ma Silvestri né tutto fuorché uno sprovveduto. Ma le due cessioni sono di primissimo livello. Non è poco. Affatto. La partenza, però, non è stata malvagia. Dopo il mercato i friulani hanno salutato anche Okaka, ceduto all'estero (Istanbul Besasehir). Toccherà a Pussetto e lo stesso Deulofeu fare reparto, ma attenzione alla voglia di esplodere del 23enne brasiliano Beto che ha stazza e... gol nel Dna.

Probabile formazione (3-4-1-2): SILVESTRI; Becao, Nuytinck (PEREZ), Samir; Molina, Walace, Arslan, Stryger Larsen (UDOGIE); Pereyra; Pussetto, Deulofeu (BETO). All.: Gotti

La stella: Pereyra

La certezza: Nuytinck

La sorpresa: Molina

Dodicesimo uomo: Deulofeu

Venezia, la sorpresa del campionato viaggia... in gondola?

Chi pensa di trovarsi di fronte la classica squadra materasso neo-promossa dalla B rischia la figuraccia. Sì, perché i lagunari non si sono limitati a mantenere l'intelaiatura che ha consentito il salto di categoria, ma hanno piazzato sullo scacchiere elementi importanti per la categoria come Caldara (ex Atalanta, Milan e Juve), Sigurdsson e Okereke. Da tenere sott'osservazione anche la mezzala dal bonus facile, Heymans, così come l'esterno difensivo Schnegg. E poi c'è Ciccio Forte in attacco: garanzia in C e in B. Vuoi vedere che la porta la inquadra anche in A? L'arrivo di Henry stimola la concorrenza, così come l'innesto last-minute del nazionale gallese Ampadu. Il Venezia ha comunque bisogno di tempo per adattarsi in categoria e ambire a compiere l'impresa salvezza.

Probabile formazione (4-3-3): Lezzerini; EBUHEI, CALDARA, AMPADU, SCHNEGG; Crnigoj, BUSIO (PERETZ), HEYMANS, OKEREKE (Aramu), HENRY (Forte), SIGURDSSON (JOHNSEN). All.: Zanetti

La stella: Forte

La certezza: Caldara

La sorpresa: Heymans

Dodicesimo uomo: Aramu

Verona, Simeone per “svegliare” l'attacco

Perso un Juric se ne fa... un altro. Sì, perché Eusebio Di Francesco adotta un modo di giocare estremamente simile a quello del suo predecessore. Ecco perché gli scaligeri sembrerebbero un pezzo avanti, seppur il cambio della guardia - soprattutto quando la precedente ha fatto benissimo - può riservare sempre sorprese (non sempre in positivo), tanto più che l'ex allenatore del Cagliari viene da un paio di bocciature dopo l'exploit nella Capitale (semifinale di Champions con la Roma). Sfilati i guanti a Silvestri, a guardia dei pali ci sarà Montipò, mentre per il resto non cambierà molto anche negli interpreti, con la promozione a titolare della corsia mancina al posto di Lazovic, per sopperire al rientro alla casa madre di Dimarco, e il nuovo acquisto Frabotta a contendergli la maglia. In attesa che si svegli uno dei due “9” in organico (Lasagna e Kalinic), gli scaligeri hanno preso el cholito Simeone dagli Cagliari. Duro colpo il probabile addio di Zaccagni. Caprari, ultimo arrivato, essere il sostituto, ma stuzzica l'idea del baby scuola Roma Cancellieri che ha già giocato contro l'Inter. E poi c'è Ilic che va a caccia della definitiva consacrazione: gli scaligeri lo hanno prelevato dal City dopo l'ultima stagione da applausi con la maglia dell'Hellas, spendendo anche qualche soldino. Ribery è stata la suggestione post-mercato: il francese ha operato un'altra scelta.

Probabile formazione (3-4-2-1): MONTIPÒ; Gunter, Ceccherini, Magnani; Faraoni, Miguel Veloso (Ilic), Tameze, Lazovic (FRABOTTA); Barak, CAPRARI (CANCELLIERI); SIMEONE (LASAGNA). All.: Di Francesco

La stella: Simeone

La certezza: Miguel Veloso

La sorpresa: Cancellieri

Dodicesimo uomo: Lasagna

 

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