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Fase 2, chi sono i "congiunti"? Le risposte sul decreto: anche i fidanzati potranno vedersi

Chi sono i congiunti? E quali nuovi spostamenti diventeranno tra poco consentiti? Sono parecchi i dubbi e le "zone d'ombra" del nuovo Dpcm annunciato ieri dal premier Conte sulla Fase 2 dell'emergenza Coronavirus che entrerà in vigore dal 4 maggio su tutto il territorio italiano.

Partendo dalla definizione"tecnica" di congiunto, sappiamo che con questo termine l'ordinamento italiano intende genericamente tutti i familiari. L’art. 307 4° comma c.p., difatti, definisce i “prossimi congiunti” (“s'intendono per i prossimi congiunti gli ascendenti, i discendenti, il coniuge, la parte di un'unione civile tra persone dello stesso sesso, i fratelli, le sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”).

Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, saranno concesse visite tra figli, genitori, nonni, nipoti e cugini e fidanzati. Ovvero "parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili".  D'altronde una recente sentenza della Corte di Cassazione aveva stabilito che due persone conviventi more uxorio siano da ritenersi “prossimi congiunti”. Rimangono quindi escluse cene tra amici e riunioni di famiglia che darebbero vita ad assembramenti non giustificati da validi motivi. Nei prossimi giorni sono attesi chiarimenti in questo senso.

Ancora in ballo la questione dell'autocertificazione per gli spostamenti nel Comune. Resta inoltre il divieto di spostamento al di fuori della Regione, "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute".

Ecco nel complesso cosa sarà CONSENTITO e cosa no:

Rientro dall'estero: CONSENTITO (con obbligo di quarantena di 14 giorni)

Rientro nelle seconde case: NON CONSENTITO

Passeggiate lontane da casa: CONSENTITO ("è consentito «svolgere individualmente o con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti attività sportiva o attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività")

Apertura dei parchi: CONSENTITO ("l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici, è condizionato al rigoroso rispetto» del divieto di assembramento e «della distanza di sicurezza interpersonale di un metro").

Bagno in mare: CONSENTITO (per chi vive in località di mare)

Apertura di centri sportivi: CONSENTITO

 

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