La bandiera bianca dei Talebani sventola sul pennone del palazzo presidenziale di Kabul. L'immagine viene diffusa sui social. La bandiera, con una scritta nera che indica la testimonianza di fede dei musulmani, era stata utilizzata dai talebani quando presero il potere negli anni '90, proclamando per la prima volta la nascita dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.
Emergency: "L'ospedale di Kabul pieno di feriti"
«Nel pomeriggio di ieri nel nostro ospedale sono arrivati molti feriti, un’ottantina circa, per lo più con ferite da arma da fuoco: abbiamo aggiunto dei letti e al momento la nostra struttura ne ha 115, tutti occupati. Continuiamo a lavorare per liberarli il prima possibile e garantire le cure a tutti quelli che ne hanno necessità». E’ la testimonianza - raccolta da «Radio anch’io» su Radio Rai 1 - di Alberto Zanin di Emergency, coordinatore medico del Centro chirurgico per le vittime di guerra di Kabul. «Dal nostro ospedale vediamo la confusione e la preoccupazione della comunità locale - racconta Zanin - stiamo vedendo tutti gli incarichi di responsabilità passare di ora in ora nelle mani dei Talebani. Restiamo in prima linea, questo è la nostra intenzione»
Truppe Usa assumeranno il controllo aereo
L’esercito americano assumerà il controllo del traffico aereo all’aeroporto, dove è stato traferito quasi tutto il personale diplomatico, incluso l'ambasciatore americano in Afghanistan Ross Wilson. «Nelle prossime 48 ore, avremo esteso la nostra presenza a quasi 6.000 militari» finalizzata esclusivamente «all’assunzione del controllo del traffico aereo», afferma una nota del Pentagono e del Dipartimento di Stato. «Domani (lunedì) e nei prossimi giorni trasferiremo fuori dal Paese migliaia di cittadini statunitensi...nonché personale locale della missione statunitense a Kabul e le loro famiglie, e altri afghani vulnerabili».
Primo volo italiano in arrivo oggi
Arriverà nel primo pomeriggio a Roma il primo volo dell’aeronautica militare, ILl KC767 dell’Aeronautica Militare partito da Kabul, sta riportando in Italia con a bordo i nostri connazionali, ma anche una ventina di cittadini afghani, partito ieri sera da Kabul. Lo ha riferito la giornalista di Sky Tg24 che si trova a bordo dell’aereo che in questo momento ha fatto un secondo scalo tecnico ad Islamabad, in Pakistan.
Di Maio: "Ci saranno altri voli e un presidio diplomatico all'aeroporto di Kabul"
«Devo sottolineare lo sforzo messo in atto in queste ore dal Corpo diplomatico, dal Ministero della Difesa, dalla nostra intelligence. Il nostro obiettivo è stato mettere in sicurezza il personale dell’Ambasciata italiana e di tutti i connazionali che hanno risposto al nostro appello anche perché la nostra priorità è quella di proteggere gli italiani coinvolti. Questo è il primo dei voli che nei prossimi giorni continueranno a decollare da Kabul alla volta dell’Italia per rimpatriare connazionali» ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo la partenza del primo volo di rimpatrio degli italiani da Kabul.
«Dopo che abbiamo formato le forze militari e dell’ordine afghani, una resa così veloce lascia vari interrogativi ed è urgente una riflessione. Voglio ribadire che non abbandoneremo il popolo afghano, porteremo avanti progetti di cooperazione per tutelare i diritti dei bambini, delle donne e dei cittadini afghani». Lo afferma Luigi Di Maio al Giornale Radio Rai. «La situazione in corso è tragica. E’ nostro preciso dovere tenere la linea della collaborazione con gli afghani per aiutare a tutelare i loro diritti facendo quello che l’Italia sa fare meglio, la cooperazione allo sviluppo con progetti che aiutino la società civile». «In Afghanistan rimarrà un presidio diplomatico» italiano, «così come succede con le altre ambasciate straniere, e seguirà il protocollo di tutti gli altri Paesi del mondo che erano presenti in Afghanistan, nell’aeroporto di Kabul": lo ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio a Radio 1. «E' chiaro che vedremo anche l’evolversi della situazione nelle prossime ore e decideremo come rimodulare il dispositivo nei prossimi mesi», ha aggiunto.
In un video i talebani promettono "serenità"
I talebani che hanno preso il potere a Kabul hanno lanciato un nuovo video in cui il vicecapo promette «serenità» alla nazione e di occuparsi dei bisogni della gente. «Questa è l’ora della prova. Noi forniremo i servizi alla nostra nazione, daremo serenità alla nazione intera e faremo del nostro meglio per migliorare la vita delle persone», dice nel video, citato dalla Bbc, il mullah Baradar Akhund seduto nel palazzo presidenziale circondato da miliziani armati. «Il modo in cui siamo arrivati era inatteso e abbiamo raggiunto questa posizione che non ci aspettavamo», dice ancora Akhund.
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