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Juve e Allegri disastro continuo, vince il Monza. Tris dell'Udinese all'Inter. Poker della Lazio

Seconda sconfitta consecutiva per i neroazzurri, mentre i friulani conquistano il quinto successo di fila e volano in testa

Monza-Juventus 1-0

Rete: 29'st Gytkjaer.

Monza (3-4-1-2): Di Gregorio 6.5; Marlon 6 (10'st Caldirola 6), Pablo Mari 6.5, Izzo 7; Ciurria 7, Sensi 6 (9'st Barberis 6), Rovella 7, Carlos Augusto 6 (40'st Birindelli s.v.); Pessina 6.5; Caprari 6 (24'st Colpani 6), Mota Carvalho 6 (9'st Gytkjaer 7.5). In panchina: Cragno, Sorrentino, Machin, Valoti, F. Ranocchia, Antov, Marrone, Bondo, Carboni, Molina. Allenatore: Palladino 6.5.

Juventus (3-5-2): Perin 6; De Sciglio 6 (41'st Soulé sv), Gatti 5, Bremer 5.5; Danilo 5.5, McKennie 5, Paredes 5.5, Miretti 6 (41'st Fagioli sv), Kostic 5 (33'st Kean 5.5); Di Maria 4, Vlahovic 5. In panchina: Szczesny, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, Barbieri, Iling-Junior, Barrenchea. Allenatore: Landucci 5.5 (Allegri squalificato).

Arbitro: Maresca di Napoli 6

Note: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 12.878. Espulso: al 40'pt Di Maria per condotta violenta. Ammoniti: Bremer, Ciurria, Caldirola. Angoli: 5-3 per il Monza. Recupero: 3'pt, 5'st.

La prima vittoria in Serie A non si scorda mai e quella del Monza è una prima volta storica, da sogno. Battuta la Juventus 1-0 all’U-Power Stadium, grazie alla zampata di Gytkjaer nell’ultima parte di gara. Altra prestazione pienamente insufficiente per la squadra dello squalificato Allegri, in inferiorità numerica da fine primo tempo per una follia di Di Maria (gomitata ai danni di Izzo). Si tratta del primo ko in campionato per i bianconeri dopo i due pareggi di fila con Fiorentina e Salernitana: i punti in classifica restano 10, mentre sale a quota 4 la squadra del nuovo allenatore Palladino, che non poteva immaginare un esordio migliore sulla panchina brianzola.
Primo tempo equilibrato ma giocato sottotono dalla squadra bianconera, che non riesce mai a trovare ritmo e costruire quindi occasioni degne di nota. Dall’altra parte invece c'è un Monza che gioca senza timore provando anche a fare la partita in alcuni frangenti. Perin resta comunque poco impegnato.
Di fatto, l’unico episodio da segnalare in un primo tempo spento, è il rosso diretto sventolato a Di Maria al 40', che rifila una gomitata di reazione ai danni di Izzo. Nella ripresa, forte dell’uomo in più, il Monza prova ad aumentare i ritmi e al 52' spreca una buona chance con Mota, che colpisce male sotto porta sul cross di Ciurria.
Il vantaggio biancorosso arriva comunque al 74', quando Ciurria propone un altro bel traversone da destra stavolta trasformata in oro da Gytkjaer, che si avventa in spaccata e batte Perin per l’1-0. Nel finale, nonostante l’inferiorità numerica, la Juve tenta il tutto per tutto per evitare quantomeno la sconfitta, ma le poche occasioni create non vanno a buon fine.

Udinese-Inter 3-1

Reti: 5'pt Barella, 22'pt Skriniar (aut); 40'st Bijol, 48'st Arslan

Udinese (3-5-2): Silvestri 7; Becao 7, Bijol 7.5, Perez 7; Pereyra 6.5 (23'st Ehizibue 6.5), Lovric 6.5 (34'st Arslan 7), Walace 6.5, Makengo 6 (16'st Samardzic 6.5), Udogie 6.5 (34'st Ebosse 6); Beto 6 (23'st Success 6.5), Deulofeu 7. In panchina: Padelli, Piana, Eboselle, Jajalo, Abankwah, Nuytinck, Nestorovski, Guessand. Allenatore: Sottil 8.
Inter (3-5-2): Handanovic 5; Skriniar 5, Acerbi 6 (34'st De Vrij 5), Bastoni 5 (31'st Dimarco 5); Dumfries 5, Barella 6.5, Brozovic 5, Mkhitaryan 5 (31'st Gagliardini 5), Darmian 5.5 (22'st D’Ambrosio 5.5); Dzeko 5.5 (22'st Correa 5), Lautaro 5.5. In panchina: Cordaz, Onana, Gosens, Bellanova, Asllani, D’Ambrosio, Carboni, Zanotti. Allenatore: Inzaghi 5.
Arbitro: Valeri di Roma2 6.
Note: Ammoniti: Bastoni, Mkhitaryan, Pereyra, Darmian, Udogie, Brozovic. Angoli: 7-4 per l’Udinese. Recupero: 3'; 5'.

L’Udinese batte in rimonta l’Inter 3-1 e trova la quinta vittoria di fila, oltre alla momentanea testa solitaria della classifica. La squadra friulana si porta a 16 punti ed eguaglia la sua miglior partenza in campionato (2000/01). Nella massima serie la formazione bianconera non arrivava a cinque successi consecutivi dal dicembre 2017, sotto la guida tecnica di Massimo Oddo. La prima occasione del match è dei padroni di casa. Al 3' Lovric ha la palla dell’1-0 dal limite dell’area, ma viaggia oltre il palo. Lo spavento scuote l’Inter che si affida alla classe di Nicolò Barella. L’ex Cagliari al 5' si prende l’incarico di una punizione dal limite e spedisce la palla all’incrocio dei pali. La reazione dell’Udinese arriva ugualmente su calcio piazzato. Al 22' Deulofeu crossa al centro dalla destra, la palla carambola sul corpo di Skriniar e termina alle spalle di Handanovic. Simone Inzaghi prova a dare la scossa. L’allenatore decide di sostituire al 31' gli ammoniti Bastoni e Mkhitaryan per inserire Gagliardini e Dimarco in campo.
Al 52' l’ex Hellas propizia la prima chance del secondo tempo. Cross perfetto per la testa di Dumfries che sfiora la traversa. Poco dopo Dzeko trova il gol, ma è in posizione di fuorigioco. Al 58' arriva un giallo pesantissimo per Brozovic che, da diffidato, sarà costretto a saltare il prossimo match con la Roma. Al 63' si accende Lovric che strappa tra le linee e cerca l’angolo ma Handanovic si distende e si supera. Al 73' l’Udinese sfiora ancora una volta il vantaggio con Deulofeu che calcia d’interno in area e colpisce il palo con lo sloveno immobile. Inter e Udinese sono le due squadre che nel campionato in corso hanno realizzato più reti nei 15 minuti finali di partita (quattro). E all’85' l'Udinese trova il sorpasso. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bijol si stacca e di testa batte Handanovic. Nel recupero Arslan di testa firma il 3-1 dopo l’ennesima ripartenza perfetta e condanna i nerazzurri alla terza sconfitta stagionale.

Cremonese-Lazio 0-4

RETI: 7'pt e 20'pt (rig) Immobile, 47'pt Milinkovic-Savic, 34'st Pedro.

CREMONESE (3-4-1-2): Radu 6; Aiwu 6, Chiriches 5.5 (27'pt Bianchetti 6), Lochoshvili 5 (1'st Vasquez 5.5); Sernicola 6.5, Escalante 5 (1'st Ascacibar 6), Meitè 5.5 (18'st Pickel), Valeri 6; Zanimacchia 5 (34'st Milanese 6); Okereke 5.5, Dessers 5. In panchina: Saro, Ciezkowski, Hendry, Baez, Ciofani, Buonaiuto, Ghiglione, Afena-Gyan, Quagliata, Tsajoudt. Allenatore: Alvini 5.

LAZIO (4-3-3): Provedel 6.5; Hysaj 6, Casale 6.5 (11'st Romagnoli 6), Patric 6.5 (32'st Gila 6), Marusic 6; Milinkovic-Savic 7 (32'st Basic 6), Cataldi 6, Vecino 6 (21'st Luis Alberto 6); Felipe Anderson 6.5, Immobile 7, Zaccagni 6 (11'st Pedro 7). In panchina: Maximiano, Adamonis, Marcos Antonio, Cancellieri, Kamenovic, Romero, Radu, Bertini. Allenatore: Sarri 7.

ARBITRO: Orsato di Schio 6.

NOTE: giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettatori: 12.991. Ammoniti: Vasquez, Casale. Angoli 7-6 per la Cremonese. Recupero pt 4'; st 3'.

Dopo il brutto e pesante ko in Europa League, la Lazio rialza subito la testa in campionato travolgendo a domicilio la Cremonese. Allo Zini finisce 4-0 grazie alla doppietta di capitan Immobile e alle reti di Milinkovic e Pedro: la squadra di Sarri torna così a vincere dopo due turni salendo a 14 punti in classifica, mentre gli uomini di Alvini, reduci da due pareggi, cadono nuovamente restando fermi a quota 2.
Partenza forte dei biancocelesti, che dopo appena sette minuti dal fischio d’inizio trova la fiammata per sbloccare la gara con il solito Immobile, servito in verticale da Milinkovic e freddo nel battere Radu da pochi passi.
A ridosso del 20' la Lazio trova anche l’episodio che porta al raddoppio: Lochoshvili tocca di costato e poi di braccio (molto largo) un tiro di Immobile, Orsato lascia correre ma viene poi richiamato al Var e assegna il penalty, trasformato dallo stesso Immobile nella rete del 2-0. E’ tutto troppo facile per la squadra di Sarri, che prima del riposo realizza anche il tris con Milinkovic, bravo ad avventarsi su una respinta di Radu dopo un tiro di Zaccagni. Ad inizio ripresa i biancocelesti non si fermano e sfiorano anche il poker ancora con Immobile, che stavolta sbaglia incredibilmente a porta vuota dopo un tocco generoso di Anderson. Poker che arriva nel finale grazie al neo entrato Pedro, servito molto bene da Immobile che aggiunge anche un assist al suo score personale. Prima del triplice fischio vicino al gol anche Romagnoli, che di testa colpisce il palo alla sinistra di Radu.

Fiorentina-Verona 2-0

RETI: 13'pt Ikonè; 45'st Gonzalez.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 6.5; Venuti 6, M.Quarta 6.5, Ranieri 6, Biraghi 5.5; Mandragora 6, Amrabat 6 (5'st Bonaventura 6); Ikonè 6.5 (20'st Gonzalez 6.5), Barak 6 (32'st Duncan 6.5), Sottil 5.5 (20'st Saponara 5.5); Kouame 6.5 (33'st Cabral sv). In panchina: Cerofolini, Krastev, Terzic, Favasuli, Bianco, Maleh, Zurkowski, Jovic. Allenatore: Italiano 6.5.
VERONA (3-4-2-1): Montipò 7; Hien 5.5, Gunter 5.5, Coppola 5 (1'st Dawidowicz 6); De Paoli 5.5, Tameze 5.5 (9'st Kallon 6), Ilic 5.5, Lazovic 6; Hrustic 5.5 (15'st. Verdi 5.5), Lasagna 5.5 (9'st Veloso 5.5); Henry 5.5 (25'st Djuric 5.5). In panchina: Chiesa, Berardi, Ceccherini, Cabal, Terracciano, Piccoli, Hongla, Doig, Cortinovic, Allenatore: Cioffi 6.
ARBITRO: Rapuano di Rimini 6.
NOTE: pomeriggio mite, terreno in buone condizioni. Osservato 1' di raccoglimento per le vittime dell’alluvione nelle Marche. Al 26'pt Montipò para un calcio di rigore di Biraghi. Spettatori: 32.216. Incasso: 466.718 euro. Espulso al 32' st Porracchio preparatore dei portieri viola. Ammoniti: Mandragora, Amrabat, Bonaventura, Barak, Coppola, Henry, Hien, Gunter. Angoli: 6-3 per la Fiorentina. Recupero: 3'; 5'

Dopo cinque turni di astinenza e reduce dal brutto ko in Conference League, la Fiorentina torna a sorridere in campionato battendo l’Hellas Verona. Al Franchi finisce 2-0 con le reti di Ikone e Nico Gonzalez: con questo successo, il secondo da inizio stagione, la squadra di Italiano sale a 9 punti in classifica, mentre i gialloblu di Cioffi incassano il quarto ko e restano fermi a quota 5.
Avvio pungente della formazione viola, che inizia a prendere subito le misure e al 13' passa in vantaggio con il classico gol di Ikone, che rientra sul mancino e dal limite fredda Montipò per l’1-0. Una dozzina di minuti più tardi la Fiorentina avrebbe anche la grande chance per il raddoppio, dopo un calcio di rigore assegnato per trattenuta di Coppola su Kouame: dal dischetto però Biraghi si lascia ipnotizzare da un super Montipò, reattivo anche più tardi su un colpo di testa di Martinez Quarta. Qualche istante prima, invece, annullato il possibile pareggio ad Henry per una posizione di fuorigioco. Ad inizio ripresa Italiano inserisce Bonaventura al posto dell’infortunato Amrabat e proprio il centrocampista azzurro sfiora il raddoppio al 52', con una botta da fuori che Montipò riesce a togliere da sotto l’incrocio. Il Verona prova comunque a restare in partita e all’82' spaventa i viola con Kallon, neutralizzato molto bene da un attento Terracciano. Proprio al 90' però ci pensa il neo entrato Nico Gonzalez a chiudere definitivamente i conti sfruttando l’assist di Mandragora per realizzare il 2-0.

 

 

 

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