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Bonus bici, settimana decisiva per superare l'impasse

Oltre 500 mila biciclette vendute, forse 600 mila: l'Italia ha riscoperto la passione per le due ruote sull'entusiasmo creato dal bonus bici. Bonus che finora rimane sulla carta visto che la piattaforma non è ancora attiva e quindi il rimborso promesso (oppure lo sconto nella seconda fase) non è ancora operativo.

Così iniziano a essere in tanti in attesa di questo incentivo alla mobilità sostenibile che dovrebbe rimborsare il 60% del costo dell'acquisto della bicicletta (ma non degli accessori) fino a un massimo di 500 euro. Ma secondo indiscrezioni questa potrebbe essere la settimana decisiva, superando l'impasse che pare sia dovuto al titolo di acquisto per ottenere il rimborso: fattura, scontrino parlante o semplice scontrino? Il problema sta nel fatto che questo aspetto non è stato chiarito sin da subito e chi ha comprato una bici all'inizio facendosi consegnare un semplice scontrino "non parlante" potrebbe rimanere escluso dagli incentivi.

“Gli incentivi - afferma Confindustria Ancam - hanno sicuramente rivitalizzato in modo significativoil mercato e le imprese del comparto stanno lavorando a pieno regime per rispondere, non senza qualche affanno, in modo adeguato alla crescente domanda che abbiamo registrato in queste settimane. Tuttavia cresconol’interesse e la domanda attorno alla bicicletta aprescindere dagli incentivi e come associazione chiediamo alle istituzionidi cogliere questa occasione per investire su un’infrastrutturazione ciclabile finalmente più capillare, sicura, equilibrata e rispettosa degli interessi di tutti gli utenti della strada. Allo stesso tempo monitoreremo la reale applicazione del bonus, affinché non sia per i consumatori e i rivenditori una corsa ad ostacoli o, peggio, contro il tempo”.

Nelle scorse settimane il Ministero dell'Ambiente aveva annunciato un ulteriore stanziamento al sostegno di 70 milioni, portando il totale a 190 milioni di euro, in modo da scongiurare eventuali click day. Sta di fatto che questo sistema - piattaforma o app - non è ancora pronto e contemporaneamente c'è il rischio che la somma stanziata non riesca a coprire la domanda.

Uno dei problemi di queste settimane collegato al bonus è stato la mancanza di bici nei negozi: sono andate letteralmente andate a ruba con un +60% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il bonus vale anche per i mezzi già acquistati a partire dal 4 maggio 2020.

Il buono bici, senza rottamazione, è un contributo pari al 60% della spesa sostenuta, e comunque non superiore a 500 euro. Ci saranno due fasi: in una sarà il cliente ad essere rimborsato del 60% della spesa; nella seconda, il cittadino paga al negoziante aderente direttamente il 40%, e sarà il negozio a ricevere il rimborso del 60%.

Il buono può essere fruito utilizzando una specifica applicazione web che è in via di predisposizione e che sarà accessibile, anche dal sito istituzionale del ministero dell’Ambiente, entro sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attuativo del Programma buono mobilità. Per accedere all’applicazione è necessario disporre delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Possono usufruire del buono bici per l’anno 2020 i maggiorenni che hanno la residenza nei capoluoghi di Regione e di Provincia anche sotto i 50.000 abitanti, nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).
 

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